Come effettuare la Prova Tenuta impianto gas? Una pratica Guida
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La prova di tenuta dell’impianto del gas è un’operazione molto importante per la sicurezza di tutti i consumatori. Attraverso la sua esecuzione, infatti, si certifica il corretto funzionamento e la mancanza di difetti, guasti o rotture nella rete di tubazioni domestica.
Si tratta di una pratica che deve essere eseguita in circostanze precise. Lo scopo di questo articolo è di aiutarti a comprendere in cosa consiste la prova di tenuta dell’impianto del gas e tutti i casi in cui è consigliabile affrontarla.
Inoltre, potrai ottenere alcuni approfondimenti sulle normative che regolano tale disciplina. Nello specifico, ecco i temi che troverai trattati di seguito:
- cosa significa effettuare la prova di tenuta dell’impianto del gas;
- quando è necessaria?
- cosa c’è da sapere sulla normativa Uni 11137;
- i costi del procedimento;
- in cosa consiste il metodo diretto e indiretto.
La Prova di Tenuta dell’Impianto del Gas: cosa significa?
Appurare lo stato delle strutture che trasmettono il gas naturale è un compito di rilevanza assoluta. I distributori localmente competenti si occupano di vagliare la validità delle tubature della rete che trasporta la componente energetica. Tuttavia, sono previste delle occasioni di controllo e convalida anche delle implementazioni domestiche.
La prova di tenuta dell’impianto del gas ne è un esempio. Essa si ottiene dalla verifica svolta per accertare l’assenza di eventuali dispersioni o rotture ed è richiesta in caso di interventi o modifiche.
L’iter che porta alla garanzia della conformità del sistema viene regolamentato da legislazioni differenti in base al tipo di operazione che si deve ultimare. Trovi la descrizione delle occasioni in cui è bene riferirsi alla normativa Uni 11137 nei successivi paragrafi.
Una volta conclusa tale procedura, puoi cominciare ad utilizzare la tua fornitura attivando una delle offerte energetiche disponibili all’interno del Libero Mercato.
Quando è Necessaria la Prova di Tenuta dell’Impianto del Gas
Le occasioni in cui si rende necessaria la prova di tenuta dell’impianto del gas sono, in genere, le seguenti:
- nuove costruzioni;
- manutenzioni straordinarie;
- rifacimenti parziali del sistema;
- sostituzione del contatore del gas.
Tale accertamento viene eseguito prima della messa in opera del servizio di erogazione. Dal momento che tutto risulta regolare, puoi attivare la tua utenza certificata sottoscrivendo una delle offerte del gas di ARERA o una tariffa dedicata ai giovani.
Per le implementazioni destinate agli ambienti domestici, le quali presentano una potenza del misuratore ridotta, le modalità di realizzazione di questo intervento rispondono alla cosiddetta norma Uni 7129. Essa regola tutti i controlli che vengono effettuati in occasioni come nuove installazioni, ristrutturazioni parziali o totali e azioni manutentive.
Normativa Uni 11137: cosa c’è da sapere
La normativa Uni 11137 si applica agli impianti domestici che sono da attivare, in funzione o devono essere rialimentati per comprovarne:
- la tenuta
- il corretto funzionamento
- le modalità di esecuzione dell’erogazione
- i metodi per determinare il valore di dispersione
Essa si basa sull’utilizzo di metodi diretti e indiretti applicati per attuare la validazione di conformità di un sistema di fornitura nei casi di:
- rifacimenti parziali
- interventi di straordinaria manutenzione
L’obiettivo di questi controlli è quello certificare l’assenza di fughe di gas e la corretta resistenza dell’intero meccanismo di erogazione. Di conseguenza, si tratta di misure volte a garantire gli interessi di ogni cittadino e la salvaguardia della loro sicurezza.
Tale regolamentazione sancisce che la prova di tenuta debba essere eseguita nelle seguenti circostanze:
- quando si percepisce un insistente odore di gas;
- laddove si sostituisce il contatore del gas;
- se viene modificata la tipologia di materia prima erogata (ad esempio, si passa dal metano al GPL);
- si desidera rimettere in funzione delle strutture inattive da oltre 12 mesi;
- in occasione della verifica periodica a cadenza decennale.
Tieni in considerazione che puoi sempre richiedere l’aiuto di uno dei tecnici della società che hai selezionato per realizzare l’operazione riferendoti ai suoi numeri di contatto. Invece, devi chiamare il tuo fornitore per conoscere approfondimenti sul codice PDR del contatore e sulla procedura per ottenere il ricalcolo dei consumi in bolletta.
Prova di Tenuta dell’Impianto del Gas: i costi da sostenere
Le spese che ogni consumatore si trova ad affrontare per disporre e gestire correttamente la sua fornitura di gas naturale sono variegate e includono molteplici voci. Difatti, oltre al prezzo della materia prima sancito dal tuo contratto e dal pacchetto che hai selezionato, devi considerare anche i costi relativi alla manutenzione dell’intero sistema.
Il prezzo per l’ottenimento del verbale della prova di tenuta dell’impianto gas è variabile che dipende da numerosi fattori come:
- l’entità del lavoro, come ad esempio, se si tratta di vagliare il corretto funzionamento di un’implementazione inattiva da anni o di una nuova installazione;
- i materiali utilizzati e il tempo richiesto ad espletare la pratica;
- la società deputata ad occuparsene: in base ai listini prezzo che ha delineato.
Tuttavia, si può dichiarare che l’esborso mediamente richiesto per la finalizzazione di questa prassi e per il conseguimento della documentazione che testimonia la legittimità dello stato delle strutture in cui circola il gas è di circa 200€ + IVA.
Per realizzare questo intervento, un tecnico specializzato si occuperà di seguire l’iter presentato all’interno delle normative. Il certificato della conformità del sistema può essere ottenuto solo una volta appurata l’assenza di difetti o elementi da riparare. Ricorda che puoi sempre ridurre gli ammonti riportati nella tua bolletta osservando poche e semplici accortezze e utilizzando la componente energetica con parsimonia evitando gli sprechi.
Metodo Diretto e Indiretto della Prova di Tenuta dell’Impianto del Gas
Per compiere questo intervento, che si pone l’obiettivo di assodare la solidità e la regolarità della tenuta del tuo impianto del gas, gli esperti del settore possono impiegare il metodo diretto o indiretto. Vediamo in cosa consistono.
Attraverso la metodologia diretta è possibile utilizzare la lettura di una variazione di pressione per comprovare la validità del sistema. Questo significa che non occorre convertire, con gli appositi calcoli, il valore della perdita di pressione in volume disperso.
Dall’altro lato, mediante il procedimento indiretto si dovranno utilizzare una serie di strumenti per rilevare la portata di materiale energetico eventualmente evaso a causa di difetti nelle tubazioni. Quindi, tale prova dipende direttamente dall’impianto in cui viene effettuata e deve strutturarsi nel rispetto delle sue peculiarità.
Per ottenere ulteriori informazioni sulla tua fornitura di gas naturale e sulle modalità con cui realizzare la maggior parte delle operazioni energetiche ti consigliamo di visitare l’Atlante per il Consumatore redatto dall’ARERA a questo link.