Cambio Fornitore Gas: La Guida Completa
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Sommario: Visti i recenti aumenti della materia prima gas naturale, cercare di risparmiare in bolletta è diventato sempre più importante. Ecco perché potresti prendere in considerazione l’idea di un cambio fornitore gas, scegliendo un’offerta più conveniente in grado di pesare meno sul tuo bilancio familiare.
In questo articolo ti forniremo alcuni suggerimenti utili per eseguire un cambio di fornitore del gas naturale e ti spiegheremo quando è opportuno farlo. Inoltre, ti informeremo sui costi e sulle tempistiche che devi considerare quando decidi di intraprendere un’operazione di questo tipo. Infine, ci dedicheremo ad analizzare le migliori offerte sul mercato energetico per eseguire il passaggio ad un nuovo provider e cercare di spendere meno.
Vuoi cambiare fornitore di gas? Ecco come fare
Se vuoi eseguire il cambio fornitore gas, qualsiasi sia la ragione, è necessario che tu prima sia informato sulla procedura da seguire. Avviare questo processo è molto semplice, infatti:
- per prima cosa dovrai trovare un nuovo fornitore con un’offerta conveniente e adatta a te e alle tue abitudini di consumo;
- dopodiché, dovrai cercare un canale di comunicazione con il provider che hai scelto. Solitamente il più comune è una telefonata al Numero Verde per parlare con un operatore ma, in alternativa, potrai anche inviare una mail al Servizio Clienti o scrivere un messaggio diretto a una delle pagine social del fornitore. Oppure puoi decidere di recarti in uno dei punti vendita del provider per parlare di persona con un addetto;
- qualsiasi sia il metodo di comunicazione da te scelto, sarà sufficiente avvisare il nuovo fornitore della tua intenzione di sottoscrivere una sua offerta. Sarà lo stesso provider ad avvisare il tuo vecchio operatore e il distributore di zona che si occuperà di intervenire, se necessario, sul contatore. Per fare un esempio, se hai un’offerta attiva con Gas Way e decidi di cambiare fornitore e passare a Mio Gas, dovrai semplicemente contattare quest’ultimo per comunicare la tua intenzione di sceglierlo come nuovo provider;
- per richiedere il cambio dovrai fornire al gestore alcuni documenti, gli stessi che forniresti per un subentro gas;
- a questo punto, non ti resta che attendere le tempistiche previste per il cambio e tenere monitorata la tua fornitura, in modo da segnalare eventuali ritardi.
Informazioni utili per cambiare fornitore gas
Inoltre, ci sembra corretto fornirti alcune informazioni riguardanti il cambio di provider gas che forse non tutti conoscono ma che possono rivelarsi utili per prendere una decisione:
- la procedura che ti abbiamo descritto per passare a un nuovo fornitore non comporta la sostituzione del contatore. Infatti, il tuo codice PDR, il numero che identifica in modo univoco il tuo contatore, rimarrà sempre lo stesso. L’installazione di un nuovo misuratore è prevista solamente per le operazioni di allaccio gas con attivazione di un’offerta, ma in questo caso l’iter da seguire è molto più lungo e complesso;
- il passaggio può avvenire in qualsiasi momento, indipendentemente che tu sia un cliente domestico o un utente business;
- il cambio di provider non comporta in nessun caso l’interruzione della fornitura di gas. Le operazioni avverranno in maniera graduale e rispettando le tempistiche previste, senza che vi siano disagi per l’utente finale;
- poco prima del cambio sarà il distributore di zona a comunicare al nuovo gestore la lettura del contatore aggiornata in modo che la fatturazione possa partire nel modo corretto;
- solitamente il giorno dedicato ai cambi di gestore è il primo di ogni mese e nel periodo di attesa sarai comunque servito dal vecchio provider e sarà quest’ultimo a inviarti la bolletta di conguaglio per il pagamento degli ultimi consumi.
Che cosa serve per cambiare fornitura di gas?
Per cambiare fornitura di gas occorre inviare al nuovo provider alcuni dati e documenti che ti verranno richiesti dal Servizio Clienti.
Se ad esempio decidi di telefonare al Numero Verde del nuovo operatore per ricevere informazioni sulla procedura di cambio fornitore, sicuramente ti saranno date indicazioni anche su come inviare la documentazione. O in alternativa, potrai decidere di consegnarla di persona presso uno dei punti vendita del tuo gestore.
Qualsiasi sia la modalità di trasmissione che sceglierai, i dati da fornire al nuovo provider rimangono gli stessi e sono:
- dati anagrafici tuoi o comunque dell’intestatario del contratto a cui dovrai allegare la copia di un documento d’identità e del codice fiscale;
- indirizzo mail e numero di cellulare per agevolare le comunicazioni con il nuovo provider;
- codice IBAN, utile se vuoi attivare la domiciliazione bancaria per il pagamento delle fatture del gas. Considera che alcuni fornitori propongono particolari scontistiche con l’attivazione dell’addebito in banca delle bollette del gas. Un esempio è Fixa Time di Eni Plenitude che riserva un 5% di sconto a chi attiva la domiciliazione bancaria. In modo analogo, anche Sidigas prevede uno sconto del 5% sulla sua offerta Tutto Compreso – Gas Fisso;
- indirizzo di fornitura, ma anche indirizzo di fatturazione;
- dati catastali dell’immobile;
- certificazione della classe energetica dell’edificio;
- atto che certifica la proprietà o la locazione dell’appartamento o dell’immobile;
- codice PDR. Tale numero identifica in modo univoco la tua fornitura e pertanto è indispensabile per il nuovo provider, che deve avvisare il distributore locale in modo da intervenire sul tuo contatore.
Se non conosci il tuo codice PDR lo puoi trovare in due modi: il primo consiste nel cercarlo su una vecchia bolletta, di solito è scritto sulla prima pagina all’interno delle informazioni sulla fornitura.
Se per qualsiasi motivo non dovessi riuscire a reperire l’informazione, puoi cercare direttamente sul contatore. Qui dovresti essere in grado di trovare il codice stampato su un talloncino posto sull’apparecchio, se quest’ultimo è del vecchio tipo meccanico. Mentre se si tratta di un nuovo modello elettronico, dovrai recuperare il dato sul display muovendoti con l’apposito pulsante di lettura.
Ti segnaliamo che, data la sua importanza, il PDR ti verrà sempre chiesto dal fornitore per eseguire qualsiasi operazione: dalla segnalazione di un guasto alla voltura gas. Tale numero è legato al tuo contatore, per tanto rimarrà sempre lo stesso anche se decidi di cambiare fornitore. Se ad esempio passi da Nova Aeg a Pulsee il tuo codice PDR rimarrà invariato perché è l’identificativo della tua fornitura.
Cambiare il fornitore di gas quanto costa?
Se hai intenzione di eseguire il passaggio da un provider all’altro, molto probabilmente ti chiederai quanto costa cambiare il fornitore di gas. Per rispondere a questa domanda bisogna prima valutare in quale mercato agisce il tuo fornitore attuale. Infatti:
- se sei cliente del mercato di Maggior Tutela e le tariffe del tuo provider sono le offerte gas ARERA allora il passaggio da un fornitore all’altro comporterà il versamento di 16 € a copertura delle spese di bollo necessarie per il cambio;
- se sei cliente di un provider che opera nel mercato libero, il passaggio è gratuito. Inoltre, devi sapere che non è prevista una penale per l’avvenuto cambio, come spesso accade con gli operatori telefonici. E che puoi decidere di comunicare le tue intenzioni di passare a un fornitore gas più conveniente in qualsiasi momento.
I costi assenti per il mercato libero e molto bassi per quello tutelato rendono l’operazione di passaggio a nuovo provider appetibile. Infatti, la sottoscrizione di un’offerta più conveniente potrebbe portarti dei risparmi annuali in bolletta ben superiori alla spesa irrisoria di 16 € per le imposte di bollo.
Quanto tempo ci vuole per cambiare fornitore gas?
Un’altra domanda da porsi per riuscire a organizzarsi al meglio è quanto tempo ci vuole per cambiare fornitore gas? Conoscere le tempistiche necessarie al passaggio ti sarà utile se hai in programma un trasloco o, nel caso di una seconda casa, per pianificare le operazioni. Da quando comunichi al provider la tua intenzione di cambiare fornitore e avvii la pratica:
- il tempo di attesa è uguale sia per i clienti domestici del mercato libero sia per quelli del mercato di Maggior Tutela;
- l’attesa è di 30 giorni lavorativi a partire dalla data di avvenuta consegna dei documenti necessari a procedere con la pratica;
- il passaggio avverrà concretamente il 1° giorno del mese più vicino alla data di invio, questo per comodità di conteggio dei consumi e di compilazione delle bollette;
- nel periodo che intercorre fra la richiesta e l’effettivo passaggio, la fornitura sarà comunque garantita dal tuo vecchio provider. Sarà proprio quest’ultimo a inviarti una bolletta di conguaglio che copre il periodo compreso fra la consegna della richiesta e l’effettivo passaggio;
- immediatamente prima del passaggio, il distributore comunicherà al nuovo provider la lettura del tuo contatore del gas. In questo modo, il vecchio fornitore procederà con la fatturazione dei consumi avvenuti fino a quel momento e il nuovo potrà iniziare la fatturazione in modo corretto. Per evitare eventuali ripercussioni e calcoli doppi dei consumi, ti suggeriamo di eseguire comunque un’autolettura subito prima del passaggio e comunicarla al fornitore.
Leggermente diverso è il discorso per le utenze business, dove le tempistiche per il cambio dipendono dal tipo di mercato in cui si è. Infatti:
- sul mercato libero: il tempo di attesa triplica rispetto a un’utenza domestica. Difatti, sono necessari 90 giorni lavorativi per rendere effettivo il passaggio;
- nel mercato di Maggior Tutela: in questo caso le tempistiche sono le stesse registrate per le utenze domestiche, ovvero 30 giorni lavorativi a partire dalla data di avvenuta richiesta.
Cambio Fornitore Gas: Quando è opportuno farlo?
Non esiste una risposta univoca alla domanda quando è opportuno fare il cambio fornitore gas. Infatti, effettuare questa operazione è un tuo diritto che, nel mercato libero, non comporta costi e può avvenire in qualsiasi momento.
Ma se ti stai chiedendo quali sono le ragioni che potrebbero spingerti a richiedere il passaggio, devi sapere che puoi decidere di sottoscrivere un contratto con un nuovo provider per:
- convenienza dell’offerta: il primo motivo per eseguire il cambio di fornitore è l’aver trovato una tariffa più conveniente e adatta ai tuoi consumi. Puoi decidere di passare da una tariffa a prezzo variabile a una a prezzo fisso, in modo da tutelarti dalle oscillazioni di mercato. Oppure semplicemente affidarti alle variazioni tariffarie del mercato all’ingrosso e sottoscrivere un’offerta a prezzo variabile. Il costo quasi inesistente dell’operazione, la rende appetibile e ti permette di risparmiare in bolletta. Inoltre, se ad esempio vuoi passare da Enel a Levigas, la fornitura non verrà interrotta in alcun modo;
- Servizio Clienti migliore: la convenienza di un’offerta non è l’unico fattore da valutare in un provider. Infatti, la disponibilità e la gentilezza dell’assistenza clienti possono essere determinanti nella tua decisione di passare a un nuovo fornitore. Un buon metodo per valutare l’efficienza del Servizio Clienti prima di scegliere il nuovo operatore è quello di leggere le recensioni di chi è già cliente, servendoti di un sito specializzato come Trustpilot;
- cambiare regime di mercato: passare da un fornitore all’altro può anche voler dire cambiare mercato, passando dal tutelato al libero. Le motivazioni per eseguire tale passaggio possono essere, oltre che economiche, anche strategiche. Difatti, da gennaio 2024, come comunicato da ARERA, il mercato di Maggior Tutela cesserà di esistere e tutti gli utenti verranno dirottati sul mercato libero. A chi non avesse ancora effettuato nessuna scelta verrà affidato un fornitore d’ufficio, ma è consigliabile pensare per tempo al passaggio. Se sei dubbioso, puoi optare per un’offerta PLACET, ovvero una tariffa del mercato libero che però ha caratteristiche contrattuali tipiche del mercato tutelato;
- offerta più conveniente per la seconda casa: se sei proprietario di una seconda casa, grazie al cambio di provider potresti trovare una tariffa più conveniente e in linea con le tue esigenze. Ti segnaliamo che se la tua casa delle vacanze si trova in montagna o in un luogo isolato, potrebbe essere più conveniente l’utilizzo di GPL. A tal proposito, Liquigas è un fornitore che si occupa dell’installazione di bombole e serbatoi GPL, adatti a situazioni in cui non è possibile l’uso del metano.
Effettuare la voltura gas con cambio di fornitore
Devi cambiare intestatario di un contratto ma vuoi anche passare a un nuovo fornitore? Allora puoi effettuare la voltura gas con cambio di fornitore.
Ricorda
Se hai appena traslocato in un immobile dove è attivo un contratto gas è necessaria la voltura, ovvero la variazione dell’intestatario dell’utenza. Ma se contestualmente desideri anche passare ad un nuovo provider bisogna eseguire una voltura con cambio di fornitore.
Prima del 2020 era necessario:
- richiedere prima la voltura dell’utenza al vecchio fornitore;
- una volta completata la voltura, contattare il nuovo provider e procedere al cambio.
Dopo il 2020, grazie alla nuova normativa di ARERA, è possibile eseguire le due operazioni contemporaneamente contattando solamente il nuovo provider. Ciò permette un duplice vantaggio:
- ridurre i tempi di attesa per l’esecuzione delle operazioni;
- abbattere i costi.
Le Migliori Offerte Gas per il Cambio di Fornitura
Trovare le migliori offerte gas per il cambio di fornitura sul mercato libero non è semplice in quanto esistono centinaia di tariffe. Per aiutarti abbiamo selezionato le migliori offerte gas di cinque colossi del settore energetico:
- Enel;
- Eni Plenitude;
- A2A;
- Iren;
- Edison.
Offerte Cambio Fornitura | |
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Nome Offerta | Dettagli |
Enel Formidabile Gas Flex Gas | PSV + 0,09 €/Smc* + 120 €/anno |
Eni Plenitude Fixa Time (Sconto Addebito Diretto) | 0,5463 €/Smc, prezzo bloccato per 12 mesi |
A2A Click Gas | 0,5000 €/Smc, bloccato per 12 mesi + 114 €/anno |
Iren Prezzo Fisso Web Gas | 0,83 €/Smc, fisso fino al 31/12/2024 + corrispettivo mensile 9 € |
Edison Dynamic Gas | PSV + 0,065 €/mese + 99 €/anno |
Cambio Fornitore Gas per Morosità: Si può Fare?
Ma si può fare un cambio fornitore gas per morosità? La risposta più diretta è no, ma anche in questo caso occorre effettuare delle distinzioni fra:
- offerta intestata a te: se sei in ritardo con i pagamenti, non puoi pensare di cambiare provider fino a quando non procederai a pagare i tuoi debiti. Dopo aver saldato le bollette arretrate, dovrai inviare le ricevute al tuo fornitore e dopodiché potrai procedere ad un eventuale cambio;
- contratto intestato al precedente inquilino: se hai traslocato in un immobile dove è ancora attivo un contratto moroso intestato al precedente inquilino, dovrai dimostrare di essere estraneo a questa persona. In seguito, il contratto potrà essere chiuso senza mora e così sarà possibile procedere con il cambio.
Per concludere, se hai deciso di effettuare un cambio fornitore gas dovrai scegliere con cura il tuo nuovo provider fra i tanti operanti sul mercato. Ti suggeriamo di confrontare i fornitori sul mercato e selezionare il più conveniente utilizzando il Portale Offerte. Visitando questa pagina potrai visualizzare e comparare tutte le offerte gas attive sul mercato e trovare quella che fa al caso tuo.
Per voltura, subentro o allaccio del gas, consulenza gratuita con i nostri esperti!
Info
Aggiornato su 13 Dic, 2023
Daniele Tarantino
SEO Expert
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